Psicoterapia

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La psicoterapia è una disciplina che nasce tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, con l’obiettivo di capire le motivazioni alla base delle problematiche psicologiche che si riscontravano in alcuni individui.

Attualmente, i tipi di terapia psicologica sono moltissimi e variano a seconda dei differenti orientamenti psicoterapeutici. I tipi di psicoterapia infatti si basano su differenti approcci metodologici e teorici di psicologia, mentre le modalità differiscono rispetto ai destinatari. Ci saranno così:

  • la psicoterapia individuale
  • i percorsi psicoterapici di coppia
  • la psicoterapia familiare
  • le psicoterapie di gruppo.

Uno psicologo che vorrà praticare la professione guidato da un determinato orientamento psicoterapeutico, dovrà frequentare un corso di specializzazione post laurea della durata media quadriennale, scelto tra i vari tipi di scuola di specializzazione in psicoterapia (la specializzazione è la fondamentale differenza tra psicologo e psicoterapeuta: il primo, infatti, per svolgere il proprio lavoro avrà bisogno soltanto della laurea in psicologia e dell’abilitazione alla professione).

Cos’è la psicoterapia?

La psicoterapia è un trattamento finalizzato alla cura di disturbi o del miglioramento del benessere e dell’adattamento generale. Più specificamente, i differenti approcci alla psicoterapia permettono, ciascuno con il proprio peculiare orientamento psicologico, di affrontare problematiche legate all’ambito:

  • del comportamento
  • delle emozioni
  • della modalità di pensiero

di una persona. Per questo ci sono tipi di psicoterapia per i differenti disturbi psicologici, che possono riferirsi, come abbiamo accennato, alla singola persona, alla coppia, al sistema familiare o a un gruppo sociale.

Pillole di storia della psicoterapia

Prima di elencare i principali approcci psicoterapeutici contemporanei, diamo uno sguardo alla storia della psicoterapia.

Come cura le origini della psicoterapia risalgono all’antichità, quando la spiegazione delle malattie mentali era ricondotta spesso a un motivo religioso-demoniaco. A partire dall’Ottocento,  con la diffusione dell’utilizzo dell’ipnosi, nacquero riflessioni sui sintomi e sulle storie dei pazienti, che aprirono la strada a quello che è considerato il padre della psicoterapia: Sigmund Freud.

Freud fondò il primo gruppo di psicoanalisi e proprio da lì, grazie a continui studi, nacquero diversi tipi di psicoterapia basati su differenti teorie della mente. Ad ognuno di questi, seguirono diversi approcci psicoterapeutici che tuttora esistono.

Questo veloce excursus permette di comprendere quanto, sebbene la psicoterapia sia considerata una scienza “giovane”, i motivi e le domande su cui poggia hanno una longevità che si intreccia con la storia umana.

I diversi approcci in psicoterapia vogliono rispondere alle stesse esigenze (sebbene con metodologie differenti):

  • come mai alcune persone differiscono nel proprio comportamento rispetto a quello che comunemente e socialmente è definito “normale”
  • come si può agire per promuovere o ristabilire la salute mentale.

Il rapporto con il terapeuta nei vari tipi di psicoterapia

Nella cura, è fondamentale la relazione che viene a crearsi tra paziente e terapeuta. La relazione è sempre il perno centrale della psicoterapia, indipendentemente dal paradigma del terapeuta: una buona alleanza fra professionista e paziente è la base per avviare e portare avanti un processo terapeutico di successo.

La psicoterapia, dunque, è un incontro che si sviluppa in varie sedute, in cui il setting terapeutico è alla base dello svolgimento delle stesse. Che tipo di psicoterapia è più efficace? Da anni i ricercatori di interrogano su questo, ma tutt’ora non c’è una risposta univoca a questa domanda. Quello che resta essenziale è sempre e comunque il rapporto che si instaura tra:

  • il paziente, che vede nel professionista una figura di cui fidarsi e di cui sentire la stabilità agendo così la sua univoca modalità di essere al mondo
  • il terapeuta, che coglierà le informazioni e che, insieme al paziente, creerà una visione di senso, elementi di consapevolezze ed aiuterà il paziente a trovare nuove modalità di pensiero, rappresentazioni ed azioni.

Il lavoro psicoterapeutico, dunque, è un lavoro che si compie insieme.

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